Un’estate di molti capelli fa, passeggiavo con un amico verso la nostra meta, una grossa discoteca che inaugurava proprio in quel periodo. Una volta arrivati, d’improvviso la visione: una grande consolle sopraelevata sulla quale armeggiava un deejay dai capelli lunghi.
La canzone, quella che mi esplose nelle orecchie e nel cuore, People gotta move di Gino Vannelli.
Invidiai quel deejay (non per i capelli, all’epoca ce li avevo anche io!) per come riusciva a catalizzare l’attenzione di tutti.
Tornarono i banchi di scuola perché l’estate era finita, ma non era finita la mia sete di musica. E una mattina di Maggio del ’77, il sogno iniziò a prendere forma. Riuscii ad entrare nella sala visitatori di una radio locale e guardando il dj con invidia e ammirazione decisi, in quel preciso momento, che quella sarebbe stata la mia strada, ad ogni costo.
Qualche tempo dopo il debutto e, dopo molte prove e molta perseveranza, finalmente arrivò un programma tutto mio!
Quanta strada, quanta musica, quante voci. Quelle dei compagni di viaggio ai quali sono grato per quello che sono. Mi hanno accompagnato e ancora lo faranno nel corso di questa storia meravigliosa che prosegue su RLB!
Oggi che le mie scarpe sono impolverate e logore rincorro ancora quel sogno di nome Radio e continuerò a farlo finché sarò capace di sognare!